Ogni giorno che passa mi rendo conto che se vuoi produrre design non devi più far si che la tua mente sia in costante aggiornamento, come un App che si rinnova  nelle nuove versioni, è venuto il tempo di creare una App totalmente nuova.

Non puoi parlare o fare design se non conosci profondamente il mondo che ti circonda, la gente e soprattutto non sei consapevole dei mutamenti. Ben conscio del mio limite e che io non rientro nelle autorevolezze del design italiano mi permetto di riflettere, con una mente superiore agli autorevoli componenti dell’ elite del design, proprio su l’evoluzione di questa professione e sulle sue nuove missioni, osservare è sempre stato una mia peculiarità e mai come negli ultimi anni mi rendo conto che si è chiusa un epoca e se ne sta aprendo una nuova, sostanzialmente siamo in una fase di profondo cambiamento dove i riferimenti storici sono scomparsi e siamo in attesa di un assestamento dei nuovi o ancora di più della creazione dei nuovi.

Questo fa si che si è generata confusione, qualcuno preso dal panico si aggrappa alla storia pensando di trovare un rifugio sicuro, altri certi della loro autorevolezza si prodigano in deliri collettivi realizzando workshop o conferenze insignificanti, altri ancora cercano affannosamente di conquistare i mercati con sorprendenti prodotti che esprimono in pieno la mancanza di una visione delle reali esigenze dei consumatori ma soprattutto di un nuovo mondo.

Ma quali sono queste esigenze ?  Cosa desiderano i cosiddetti consumatori ? Il marketing si prodiga nella produzione di profezie e certezze secondo schemi di ricerca obsoleti basati su un mercato che non sa cosa vuole ma che addirittura non è ancora conosciuto e quindi dando al design elementi fuorvianti per realizzare un prodotto. Le stesse aziende quando realizzano i cosidetti briefing di prodotto scrivono concetti vecchi e che molto spesso cambiano in corso d’opera del progetto stesso.

Quindi in che mondo siamo ? E verso quale mondo andiamo ? Allo stato attuale secondo quello che osservo posso dirvi che andiamo verso un mondo totalmente nuovo (non so se bello o brutto), con prodotti e tecnologie di cui oggi non sappiamo ancora dell’esistenza, con consumatori ed esigenze che non conosciamo o che iniziamo ad intravvedere ora.

Vi faccio un esempio, ma posso farne su moltissimi altri prodotti :

Automobili, a mio giudizio il design dovrà cambiare radicalmente approccio per assolvere a due utenze, la maggiore e più diffusa sarà quella del car sharing o di come si chiamerà in futuro nel senso più ampio (non come timidamente avviene oggi) ovvero non ho più necessità di comprare un auto perché la utilizzerò quando mi serve per lavoro, vacanze, spostamenti lunghi o brevi, quindi il concetto di comprare un auto non sarà più quello di maggiore diffusione e quindi le case automobilistiche diverranno maggiormente produttori di servizi. A questo aggiungete auto con pilota automatico che non dovrete più raggiungere ma sarà lei a raggiungere voi, applicazioni sul vostro smartphone che una volta entrati nell’auto trasmetteranno tutte le vostre impostazioni e preferenze etc etc…

Certamente resterà una parte esigua di vendita delle auto (lusso e sportive) a una nicchia di utenti che desidereranno ancora investire un capitale per avere un automobile propria il cui deprezzamento sarà ancora più rapido di quello attuale.

Questo banale esempio vi fa comprendere come anche il design dovrà cambiare totalmente, ma non solo proviamo a spingerci ancora un po più avanti con il cervello, fino ad ora il design è stato al servizio del uomo creando prodotti che hanno evoluto la nostra vita, che ci hanno fatto sognare ed emozionare ma pur sempre un design per l’uomo, bene anche qui l’epoca è finita, io penso che il futuro sarà il design per la vita, cosa intendo ? Beh siccome ci sono tanti furbacchioni nel mio mondo questo concetto lo renderò noto con gli opportuni strumenti e in modo che nessuno se ne appropri.

Le nuove generazioni hanno riferimenti completamenti differenti dai nostri, hanno sogni e desideri che noi non riusciamo a vedere e soprattutto sono estremamente annoiati da ciò che c’è ora.

Le nuove generazioni stanno studiando e si stanno formando per attività professionali che oggi non conosciamo, ma che molto presto il mercato del lavoro chiederà, non inorridite ma le nuove generazioni non hanno necessità di una aggregazione fisica per socializzare, loro lo fanno virtualmente attraverso le chat, i social etc etc…..

Le nuove generazioni non sentono il desiderio di andare davanti ad una vetrina di un negozio per scegliere un prodotto da comprare perché lo hanno gia scelto su internet  e molti lo hanno già ordinato sul negozio on line, anche qui scenario radicalmente cambiato nei prossimi anni !

Beh, qui mi fermo spero di avere dato un flash di ciò che sta accadendo, lasciando i “baroni” del design italiano alle loro masturbazioni culturali.